Due medici che durante l'orario di
servizio in ospedale a Gorizia si assentavano ripetutamente in
maniera ingiustificata sono stati condannati dalla Corte dei
Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, al
pagamento complessivo di circa 187 mila euro a favore
dell'azienda per l'assistenza sanitaria n. 2 "Bassa Friulana -
Isontina".
Le indagini della Guardia di finanza di Gorizia erano
cominciate a gennaio 2016 dopo che dall'azienda sanitaria erano
state riferite "incongruenze sulle timbrature in entrata e in
uscita" dei due medici, Giulio Tamburlini e Claudia Sfiligoi,
marito e moglie, rispettivamente di 69 e 56 anni. Dalle
indagini era emerso che i due, durante l'orario di servizio, si
assentavano ripetutamente per recarsi in banca, al ristorante,
in alcuni negozi e in uno studio privato dove si dedicavano alla
propria attività professionale. Solo tra aprile a luglio 2016,
l'uomo, su un totale di 74 giornate lavorative, si era reso
responsabile in 51 casi di timbrature difformi, mentre la donna,
su un totale di 73 giornate lavorative, era risultata
responsabile di 22 timbrature irregolari. I due, subito sospesi
e poi licenziati, erano stati indagati per truffa aggravata e
falsa attestazione di servizio.
La sentenza della Corte dei Conti accoglie parzialmente la
domanda della Procura regionale che aveva chiesto una condanna
di pagamento per danno erariale pari a 434.760,43 euro per
l'uomo e di 82.672,13 euro per la donna. Secondo la sentenza,
Tamburlini dovrà versare 169.957,14 euro per danno da assenze
ingiustificate, da violazione del regime di esclusività e danno
all'immagine; Sfiligoi 17 mila euro a titolo di danno da assenze
e di danno all'immagine.
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