Il Friuli Venezia Giulia ha
"subito un taglio del 54%" delle dosi di vaccino Pfizer per la
prossima settimana, un taglio superiore rispetto a quello subito
da altre Regioni. "E' inaccettabile: penso serva un
riequilibrio, dove il taglio venga spartito in modo equanime nel
Paese". Lo ha detto il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga,
durante un incontro a Trieste.
"Ho sentito Pfizer ieri - ha aggiunto - mi dicono che dalla
settimana successiva si dovrebbe tornare alla fornitura normale,
ma se non abbiamo certezze il rischio è che oggi pomeriggio
dovremmo decidere di rallentare la campagna vaccinale".
Fedriga ha sottolineato che "ci sono Regioni in cui non c'è
nessun tipo di riduzione di fornitura, altre come la nostra, il
Trentino Alto Adige e il Veneto, che hanno un taglio superiore
al 50%".
Il taglio, ha spiegato, "è stato fatto sulle scatole. Chi ad
esempio ne aveva tre ora ne ha una. Rispetto all'organizzazione
dei singoli territori, a detta di Pfizer, c'è stato chi è stato
fortunato e chi no". Ma "non si può basare la campagna vaccinale
sulla fortuna o sulla sfortuna, ma sulla capacità di vaccinare".
Il rischio, ha ribadito, è che ci sia "un rallentamento della
campagna vaccinale in regione", perché che "se ci saltano le
forniture per le seconde dosi, faremmo un danno incalcolabile".
Sulla campagna vaccinale il Fvg è stato "responsabile", "tenendo
anche una riserva necessaria in caso di emergenza, che oggi ci
basterebbe se avessimo la certezza che dalla prossima settimana
si ricomincia con le forniture. La scorta ci permetterebbe di
non avere intoppi, ma la certezza non c'è".
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