Partita ufficialmente il 21
gennaio, con la proiezione della pellicola 'Underground' di Emir
Kusturica, la 32/a edizione del Trieste Film Festival. Ospite
della cerimonia di apertura presenziata dai due direttori del
festival, Nicoletta Romeo e Fabrizio Grosoli, è stato Franco
Montini, del sindacato nazionale critici cinematografici
italiani, che ha presentato i due vincitori del premio miglior
film straniero e miglior film italiano, selezionato dai soci del
sindacato. Premio che per la parte riservata alla produzione
nazionale è andato a "Favolacce" dei fratelli Fabio e Damiano
Innocenzo.
Successivamente è stata la volta dell'attore serbo, e
coprotagonista con Lazar Ristovski, di 'Underground' pellicola
vincitrice della Palma d'Oro a Cannes 1995, Predrag "Miki"
Manojlovic, che ha salutato e ringraziato per il premio "Eastern
Star Award 2021" con un videomessaggio dalle montagne innevate
intorno a Belgrado.
La prima giornata è iniziata con il progetto Esterno/Giorno
della Casa del Cinema Trieste, che ha presentato un viaggio
virtuale, una sorta di Gran Tour delle location del Friuli
Venezia Giulia con un mini doc dal titolo "Si, viaggiare'. La
giornata è proseguita subito dopo con una proiezione speciale,
già in concorso all'ultima Mostra del Cinema di Venezia: 'Tra
una morte e l'altra' del regista azero Hilal Baydarov. E' stata
poi la volta della sezione Art&Sound con l'anteprima italiana di
'Paris Calligrames' di Ulrike Ottinger, a cui è seguito 'Le
regard de Charles' (Lo sguardo di Charles) di Marc di Domenico e
Charles Aznavour, film unico, costruito su immagini e parole del
grande cantante franco-armeno.
Subito dopo, la cerimonia d'apertura: la sala multimediale di
Mymovies si è "riempita" di spettatori per assistere al film
d'apertura, quell' 'Underground', film simbolo della
dissoluzione di un Paese, del regista serbo-bosniaco Emir
Kusturica, che lo ha consacrato come uno dei più affascinanti
protagonisti della cinematografia internazionale.
La prima giornata si chiuderà alle 23.15 con il Premio
Art&Sound 2021 e una anteprima italiana: 'Slucajna raskos
prozirnog vodenog rebusa' (L'accidentale rigoglìo di un
traslucido rebus acquatico) del regista croato Dalibor Barić.
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