A inizio 2021, pasticcerie,
pizzerie al taglio, gelaterie, cioccolaterie e altre attività
del commercio dolciario in Friuli Venezia Giulia, alle quali non
è stato imposto dal governo di chiudere alle ore 18, "possono al
momento far fruttare al meglio le ore serali, che in molti casi
valgono fino al 50% dell'incasso giornaliero". Lo ha riferito
oggi il presidente regionale di Confartigianato Gelatieri Fvg,
Giorgio Venudo, illustrando la situazione attuale del comparto,
che in regione conta 407 imprese artigiane e oltre 1.600
addetti.
"Questo risultato - ha precisato Venudo - è stato reso
possibile dal pressing artigiano sul Governo affinché il Dpcm
del 14 gennaio in vigore fino al 15 febbraio non imponesse la
chiusura alle 18, ma contemplasse l'apertura fino alle 22 per
queste tipologie di attività. In quest'epoca pandemica - ha
aggiunto - riscontriamo che i consumatori si stanno organizzando
per cercare una certa normalità, pur tra divieti e prescrizioni,
e ciò comporta che i nostri negozi siano frequentanti anche
nelle ore serali per poter acquistare prodotti di qualità per
asporto".
Il presidente dei Gelatieri ha rivolto poi un appello alle
istituzioni. "Nel rispetto delle norme di sicurezza - ha detto -
lasciateci lavorare e rimodulate le scadenze fiscali per il
2021. La situazione resta molto complessa - ha concluso -, e noi
attendiamo fiduciosi i prossimi ristori, auspicando una
modulazione sulle scadenze fiscali del 2021 che tenga conto del
drastico calo dei nostri fatturati".
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