Il cosiddetto 'fare sistema' in
Friuli Venezia Giulia è finalmente una realtà. Il processo,
avviato tempo fa, al netto di qualche 'campanilismo' come
sostiene qualcuno, è già consolidato e pronto a manifestare la
sua coesione non appena finirà la pandemia. Ne sono convinti
alcuni dei protagonisti della vita economica e culturale
regionale intervistati dall'ANSA.
Di fronte a sfide globali, alle politiche espansive di Paesi
grandi come continenti, non c'è più spazio per i localismi,
sebbene vadano rispettate le peculiarità dei singoli territori,
sostengono gli interlocutori.
Il dibattito è scaturito dopo che 'Filo Diretto', la rivista
della Direzione di PromoTurismoFVG, venerdì scorso ha dedicato
un numero speciale proprio a questo argomento, 'fare sistema',
particolarmente delicato e da anni visto in Fvg e in tutta
Italia come una ambizione, una aspirazione, un traguardo sempre
anelato e mai raggiunto. In occasione del primo anno di vita
della stessa pubblicazione, PromoTurismo, tirando un bilancio
dell'attività del comparto nell'anomalo periodo del Coronavirus,
ha concluso inaspettatamente che il Fvg ha davvero imparato a
fare sistema. Almeno nel settore turistico. Una conclusione
condivisa da tanti.
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