Il Primo ministro Mario Draghi ha
appena fatto in tempo ad annunciare che l'ipotesi del 26 aprile
zona gialla è "un rischio ragionato" e che tornano le attività
all'aperto e le scuole, e Massimiliano Fedriga, presidente della
Conferenza delle Regioni, è giusto riuscito a commentare che le
proposte fatte al Governo erano state accolte, che i triestini
hanno interpretato la previsione come una sorta di 'libera
tutti'.
Approfittando del venerdì pomeriggio, della bella e calda
giornata, una gran folla si è riversata nelle strade, dal centro
lungo le Rive, nella zona di Cavana e di piazza Unità d'Italia,
fino al lungomare di Barcola.
Il celebre Caffè degli Specchi non serve ancora i clienti se
non da asporto, ma nel frattempo ha nuovamente sistemato
all'esterno i tavolini, pronti per accogliere avventori.
Alcuni bar e locali hanno anticipato la zona gialla e hanno
già servito spritz bianchi con noccioline e 'stuzzichini' ai
tavolini. Immediatamente si sono formati assembramenti. In
alcuni casi, ovviamente, dovendo consumare, le persone hanno le
mascherine abbassate. Ma sono pochi, chi passeggia o staziona a
prendere il sole pomeridiano sul Molo Audace, osserva le regole
anti-Covid con la mascherina ben alzata. Forse il distanziamento
in alcuni casi è la norma poco osservata visto il gran numero di
persone.
Dal 26 aprile, tra l'altro, i ristoranti potranno riaprire
all'aperto, anche a cena, nelle regioni gialle.
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