Il gesto eroico di Salvo
D'Acquisto, vicebrigadiere dei carabinieri - che offrì la
propria vita di giovane di 23 anni per salvare quella di 22
innocenti rastrellati dalle Ss, a Palidoro - messo attraverso il
ricordo del figlio di una delle persone che gli era amica e che
il sacrificio sottrasse alla fucilazione. E' lo spettacolo "La
foto del Carabiniere", una produzione Golden Show, andato in
scena ieri sera al castello di San Giusto, di e con Claudio
Boccaccini, figlio di Tarquinio.
Salvo D'acquisto si autoaccusò di aver fatto esplodere una
cassa di munizioni, che causò la morte di due soldati tedeschi,
che scatenò la rappresaglia dei nazisti. Era stato un incidente,
ma per i tedeschi si era tratto di un attentato da vendicare e
dunque la mattina del 23 settembre 1943 furono presi 22
innocenti.
Boccaccini fa partire lo spettacolo dall'estate del 1960,
quando ancora bambino scopre che il padre porta con sé la foto
di un giovane carabiniere. Indispettito, gli chiede perché
invece di custodire nel portafogli la sua o quella della
sorella, tiene la foto di un carabiniere. E il padre gli spiega
le serate trascorse con Salvo al castello di Torre in Pietra
fino al tragico epilogo.
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