"L'aspetto che più amo di
Pordenonelegge è la passione popolare che è in grado di far
nascere attorno a un settore non popolarissimo, quello del
libro". Con queste parole Michelangelo Agrusti, presidente della
fondazione che organizza l'evento, tira le somme dell'edizione
2021 di Pordenonelegge. "Vedere le persone eccitate all'idea di
incontrare gli scrittori come normalmente avviene solo per
calciatori e cantanti è meraviglioso, e credo che questo
festival induca direttamente la passione per la lettura anche in
chi ancora non vi è immerso".
"L'anno scorso si respirava ancora un clima cupo, di timore" ha
proseguito l'industriale. "Quest'anno, invece, è ritornata la
felicità, anche grazie alle vaccinazioni e al Green Pass:
abbiamo avuto un ottimo riscontro in termini di affluenza, con
25 mila posti riempiti in media sui 30 mila disponibili".
Concorda il curatore del festival, Gianmario Villalta: "Per
quest'edizione, dopo un anno particolarmente duro, la città si è
arricchita di nuovo di festa: è il modo migliore di pensare e
valorizzare la cultura" ha osservato. "Il clima unico di
Pordenonelegge è ciò che fa appassionare non solo il pubblico,
ma anche gli autori e gli addetti ai lavori, che vi trovano un
terreno fertile in cui possono scaturire dialoghi e nuove idee".
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