Il Gup del Tribunale di Trieste ha
assolto "con formula piena" il manager Franco Napp rinviato a
giudizio nel giugno del 2020 per bancarotta e falso in bilancio
e reati fiscali nel crac della società Depositi Costieri Trieste
s.p.a. di cui era amministratore delegato. Lo rende noto lo
studio legale Borgna, che ha assistito Napp nelle fasi
processuali.
Nel 2015 la Depositi Costieri Trieste (Dct), con sede nel
porto, divenne interamente di proprietà della Giuliana
Bunkeraggi di Francesco Napp, che ne possedeva la metà e rilevò
l'altro 50% dall'Eni, divenendo azionista unico, quindi
amministratore e socio. Nel 2017 la Dct fu ceduta per 4,5
milioni dalla famiglia Napp a Life, un'impresa campana, i cui
soci, nell'ambito di un'indagine avviata dalla Gdf, vennero poi
arrestati con l'accusa di false fatturazioni e di evasione
dell'Iva. L'inchiesta coinvolse lo stesso Franco Napp, accusato
di mancato pagamento delle accise sul carburante. La vicenda
giudiziaria si era riverberata sull'ex controllante Giuliana
Bunkeraggi, costretta al concordato preventivo.
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