Si trova a Trieste, all'ospedale
di Cattinara, l'Ojo de Dios più grande al mondo. Lo rende noto
l'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi),
spiegando di aver ottenuto la certificazione del Guiness World
Record.
Il manufatto si ispira alle tradizioni delle popolazioni
mesoamericane. È un oggetto votivo che viene creato tessendo un
filato multicolore su una croce di legno. "Simbolo di amore,
speranza, protezione e salute - ricorda Asugi - per darvi forma
ci sono volute ben 16 ore di lavoro e sono stati srotolati e
intrecciati 175 gomitoli di lana di vari colori, per oltre 15 km
di filato".
La realizzazione dell'Occhio di Dio, durante la primavera,
aveva coinvolto una equipe mista di operatori sanitari ed
artisti, "simbolo di alleanza terapeutica tra medicina ed arte,
per il benessere e la cura della persona".
L'Ojo de DIos è ospitato nel Giardino d'Inverno del
nosocomio.
"Sono orgoglioso del risultato raggiunto perché l'iniziativa,
che ha coinvolto Asugi assieme alla Lilt e sotto la guida
esperta dell'arte- terapeuta Francesca Salcioli, è diventata
simbolo del lavoro di squadra che caratterizza tutti
professionisti che hanno lavorato e stanno lavorando in questo
difficile periodo di emergenza pandemica -afferma il generale di
Asugi, Antonio Poggiana - l'Occhio di Dio è il frutto di
un'attività collettiva, per la quale si sono impegnati, insieme,
artisti e medici, a rappresentare l'alleanza ideale tra arte e
medicina, per favorire e canalizzare il benessere della persona,
simbolo di speranza, ricordo di perseveranza e fiducia".
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