"Sono distrutto. Ho un dolore
molto forte per la mancanza di una persona con cui stavo vivendo
momenti felici, ma ho molto fiducia nella polizia e nella
magistratura". Ad affermarlo è Sebastiano Visintin, 72 anni,
marito di Liliana Resinovich, 63 anni, pensionata, scomparsa
dalla sua abitazione a Trieste il 14 dicembre.
"Sono convinto - è il suo appello - che le risposte su quanto
accaduto quel giorno verranno fuori dall'analisi dei due
telefonini di Liliana", che sono stati ritrovati in casa.
Negli ultimi giorni sono circolate diverse indiscrezioni
sulla vita della donna. "Giorno per giorno - ricorda Visintin -
escono notizie di persone che hanno visto mia moglie o che si
incontrano con mia moglie a mia insaputa da mesi". Tra cui ad
esempio anche quella di un uomo di oltre 80 anni "che dice che
ogni martedì Liliana va a sistemare casa sua e che gli ha detto
che vuole lasciarmi": "mi è caduto il mondo addosso, sono
affermazioni che ho difficoltà a capire e su cui chi le fa dovrà
rispondere in futuro".
Al momento, precisa, "non ci sono indagati e io non ho
intenzione di prendere un avvocato. Sono tranquillo" e "voglio
che vengano verificati i miei movimenti di quel giorno".
Visintin spera che la moglie "possa tornare a casa ma -
ammette - sono spaventato".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA