Nel distretto della Corte di
Appello di Trieste la funzione giurisdizionale "viene esercitata
con efficienza e celerità", "in modo da offrire una risposta
generalmente adeguata alle aspettative sociali ed economiche di
cittadini, lavoratori, società e imprese". "Soprattutto" per
quanto riguarda la giustizia civile, "le cui tempistiche di
svolgimento collocano anche quest'anno il Distretto ai
primissimi posti in Italia". Anche in ambito penale "i risultati
raggiunti sono del tutto lusinghieri sotto il profilo della
produttività". Ma rimangono scoperture all'interno della pianta
organica. E' quanto emerge dalla relazione sull'amministrazione
della giustizia del presidente facente funzioni della Corte
d'Appello di Trieste, Giuseppe De Rosa, diffusa in occasione
dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario 2022.
Nel 2021 "c'è stata una consistente immissione di personale
neo assunto nei ruoli totalmente scoperti per la Corte, ossia
tre direttori e cinque cancellieri esperti, questi ultimi a
fronte dei sei previsti dalla pianta organica. Tuttavia non
tutto il personale immesso negli ultimi anni, in specie gli
assistenti giudiziari, ha continuato a permanere nella sede di
prima assegnazione", per avvicinarsi alla residenza familiare.
"Le scoperture della pianta organica attualmente riguardano i
profili di funzionario giudiziario (28,57%) e contabile (25%),
cancelliere esperto (16,67%), operatore giudiziario (15,38%) e
ausiliario (71,43%)".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA