"Mi resterà sempre dentro, sono
uscito per comprare i fiori, i nostri fiori, come il bouquet da
sposa". Sono le parole che Sebastiano Visintin, il marito di
Liliana Resinovich, ha detto alla folla di giornalisti
all'esterno del cimitero, dove stamattina sono stati celebrati i
funerali della donna. Visintin, accompagnato da un uomo, è
uscito dalla zona della sepoltura per raggiungere l'area dove
sono in vendita i fiori ed ha acquistato un mazzolino. "Ho
portato il cappellino, anche la maglietta ho portato, di quando
andavamo in bicicletta, piccole cose...".
Resinovich è stata salutata con una sobria e breve cerimonia
funebre nella cappella del cimitero di Sant'Anna. Una trentina
di persone in tutto tra parenti, amici e il fratello della
donna, Sergio, e la cugina, oltre al marito. Al termine di una
breve funzione religiosa ha preso la parola proprio la cugina di
Liliana, che rivolgendosi a Dio, ha chiesto che "aiuti le
persone competenti che stanno lavorando, a raggiungere la
verità", sul caso di Liliana. Molti i fiori portati dai
presenti, all'esterno della cappella, vicino al libro dove si
possono annotare ricordi e pensieri, c'era una foto di Liliana
in un campo di papaveri. Al termine, la bara è stata portata via
per la sepoltura. Stamattina presto tra i primi ad arrivare al
cimitero è stato il marito, Sebastiano Visintin, il quale ai
giornalisti che volevano intervistarlo ha detto soltanto "non
auguro a nessuno di andare al funerale della persona amata da
principale sospettato". Nel piccolo piazzale dell'ingresso
posteriore del cimitero, qualcuno ha affisso al muro, in alto,
un piccolo cartello con la scritta "Ciao Lilly. Cam R.I.P.". I
due acronimi potrebbero significare 'ciao amore mio' e 'riposa
in pace'. Poco prima delle 13 sono usciti i parenti. "Adesso
speriamo che la polizia ci dica che cosa è successo. Siamo tutti
compatti, anche il marito, vogliamo tutti delle risposte", ha
detto la nipote di Liliana. "Ho visto la gente dentro, al
funerale, e non ti danno neanche la mano. Tante persone si sono
rivolte contro di me, mi sono sentito infangato", ha concluso
Sebastiano Visintin, rispondendo alle domande dei giornalisti
sul proprio stato d'animo al termine dei funerali della moglie.
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