La storia e le memorie della
scuola media ebraica che operò a Trieste dal 1938 al 1943: è
quanto raccoglie un omonimo volume realizzato nel 1999 e che in
occasione del 10/o anniversario di fondazione della 'Vitale
Onlus' di Trieste è stato donato a 100 biblioteche in Italia.
L'obiettivo, spiega la Fondazione, è contribuire a costruire
un processo di custodia della memoria degli eventi che hanno
portato agli orrori della Shoah. "Un processo in cui le nuove
generazioni - ha spiegato Roberto Vitale, presidente della
Vitale Onlus - possano essere protagoniste di un'elaborazione
storica che, grazie al libro che offre una testimonianza
documentata della parabola dell'antisemitismo, si arricchisce
del racconto di quelle persone che sono sopravvissute alle
atrocità del nazismo. Si tratta di un approccio empatico per far
maturare ai giovani un interesse verso una storia lontana, ma
sempre attuale".
Il volume edito da Lint Editoriale raccoglie gli atti di un
convegno svoltosi nel 1993 a Trieste per ricordare l'esperienza
della scuola media ebraica del capoluogo del Friuli Venezia
Giulia. Il libro è stato realizzato con il contributo del Centro
Studi Vergerio, della comunità ebraica di Trieste, del
dipartimento dell'Educazione dell'Università di Trieste e delle
Assicurazioni Generali. "Abbiamo il dovere di ricordare - ha
aggiunto Vitale -. La Vitale Onlus desidera, quindi, offrire ai
giovani la possibilità di ricostruire eventi della storia che
non riguardano solo la questione ebraica, bensì riguardano
l'essere umano".
Tra i membri del comitato d'onore della Vitale Onlus, che
opera sia in Italia sia all'estero attraverso iniziative legate
alla promozione della cultura, dell'arte, del giornalismo nonché
alla valorizzazione del patrimonio linguistico e della tutela
dell'ambiente, c'è anche Oleg Mandić, l'ultimo bambino
sopravvissuto ad Auschwitz.
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