Chiude, con successo di pubblico e
1.500 visitatori circa, in Sala Veruda la mostra personale di
Franco Chersicola, divenuta Approdo degli antichi, per i 50 anni
di attività del pittore. Una esposizione in continuità con altri
due eventi che scandiscono i trascorsi 10 anni di attività:
l'esposizione del 2012, con la pubblicazione del catalogo
monografico di Chersicola, al Museo Casa dei Carraresi; nel
2017, la mostra alla galleria d'arte contemporanea Lux Art
Gallery.
Tema della ricerca è il rapporto tra gli esuli e la propria
terra, quella abbandonata e quella acquisita. La ricostruzione
di un luogo laddove quello di appartenenza è stato perso,
all'interno di un nuovo e differente spazio; l'elemento del
passato trascende la componente a cui è legato, tanto meno la
edificazione di una identità individuale con radici profonde ma
radicate altrove. L'approdo degli antichi è dunque un viaggio,
forse il raggiungimento di una destinazione, che diviene però
punto di partenza per una nuova, forse non cercata, fase di un
percorso che l'esule condivide arcaicamente all'interno una
dimensione collettiva.
Nel corso dell'esposizione si sono tenuti numerosi eventi,
con tre "Notturni": visite guidate nelle ore serali con
dibattiti relative alla ricerca proposta. È stato presentato il
catalogo sugli ultimi 10 anni di attività del pittore, con Enea
Chersicola e Piergiorgio Svaluto Moreolo, Alice Giacomazzi e
Samantha Benedetti, le critiche d'arte proposte nella
monografia. Infine il 10 aprile si è tenuta in Sala Veruda una
performance live di Chersicola, durante la quale il pittore ha
realizzato dal vivo un'opera a tecnica mista.
La mostra è stata presentata dalla associazione Il Sestante,
curata dal Tivarnella Art Consulting con la partnership dello
Studio Psacaropulo.
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