"L'azienda ha confermato di aver
già dato comunicazione alle agenzie
interinali della cessazione del rapporto di collaborazione" per
la Flex di Trieste. Un'azione unilaterale che "giudichiamo
gravissima". "Questo
nonostante l'appello della Regione e Mise alle "bocce ferme"
sull'occupazione". Lo affermano le segreterie territoriali di
Fim, Fiom, Uil, Usb, Ugs e le Rsu di Flex in una nota congiunta,
diramata al termine di un tavolo al Mise a cui hanno
partecipato, assieme alle parti sociali, Regione Friuli Venezia
Giulia, Confindustria Alto Adriatico e azienda.
Nei giorni scorsi la Flextronics aveva annunciato 280
esuberi, di cui 80 interinali, per il sito di Trieste. Oggi,
durante il tavolo, "sindacato e istituzioni hanno chiesto il
ritiro immediato degli esuberi, già comunicato, dei lavoratori
interinali. L'azienda ha chiesto un giorno di tempo per
valutare. Il tavolo si aggiorna domani alle 9. A seguire
l'assemblea generale alle 11" a Trieste.
In generale, secondo i sindacati il piano industriale
presentato dalla Flextronics "è vuoto di contenuti" e "fa acqua
da tutte le parti: conferma che è in corso una
delocalizzazione". "Netta" dunque la contrarietà: "serve un
forte intervento delle istituzioni. Governo in primis".
"Il sito di Trieste della Flextronics - osserva l'assessore
al Lavoro del Fvg, Alessia Rosolen - che l'azienda definisce
strategico per il Friuli Venezia Giulia e polo di eccellenza
tecnologica e produttiva a livello europeo, è tale a condizione
che vi sia il mantenimento quantomeno degli attuali livelli
occupazionali e, in tal senso, l'attenzione della Regione
rispetto al suo futuro sviluppo non può che essere alta".
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