Un presidio a
oltranza per "vigilare che dal sito produttivo non escano asset
industriali o macchinari": è quanto metteranno in atto i
lavoratori della Wartsila di Bagnoli della Rosandra (Trieste)
dopo l'annuncio della proprietà finlandese di voler cessare
l'attività produttiva nel sito.
Il presidio, hanno spiegato oggi le Rsu al termine di
un'assemblea, sarà allestito davanti al cancello uscita merci e
inizierà oggi alle 16.30 per proseguire nei giorni a seguire,
anche sabato e domenica. Nei giorni lavorativi il presidio è
previsto dalle 16.30 fino alle 6.30 del mattino. "Durante le ore
di lavoro - precisano le Rsu - la vigilanza sarà invece
interna". "Abbiamo deciso di non far uscire più le merci dallo
stabilimento, una lotta dura che sarà lunga. Se stiamo uniti ce
la faremo", ha puntualizzato Andrea Dellapietra della Fiom Cgil.
"All'assemblea - ha aggiunto Fabio Kanidisek della Fim Cisl -
hanno partecipato più di 500 persone. Questa iniziativa e le
altre che le Rsu intenderanno avviare sono state approvate
all'unanimità". Il Coordinamento nazionale, riunitosi ieri, "ha
invece chiesto la convocazione urgente di un tavolo al Mise e
alla Regione": "bisogna dare una risposta a questa azienda,
vergognosa nelle relazioni, e sicuramente bisogna avere a fianco
la politica che è stata trattata indegnamente dalla dirigenza,
che non ha rispetto delle istituzioni e delle persone". Quanto
sta accadendo, ha concluso Giacomo Viola della Uilm, "crea
allarme per una fascia di lavoratori giovani, con figli e
famiglia, che si vedono negato il futuro lavorativo".
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