La Procura della Repubblica di
Gorizia nei giorni scorsi ha aperto un fascicolo contro ignoti
per incendio doloso. Si tratta di un atto dovuto che consentirà
di cercare di fare luce sulla seconda parte dei roghi che hanno
divorato alcune migliaia di ettari di bosco sul Carso.
Quanto al primo incendio, anche grazie alle immagini di un
satellite, è stato accertato che l'innesco è stato casuale, dopo
il passaggio di alcuni treni lungo la ferrovia. Si ipotizza
possano essere state scintille scaturite dall'azione dei freni
dei convogli.
La Polizia scientifica ha anche analizzato alcune delle
bottiglie rinvenute non lontano dal secondo rogo: i rilievi
hanno dato esito negativo.
C'è attesa infine per la riapertura della strada del Vallone,
unica grande arteria ancora interdetta alla circolazione per
permettere di completare la bonifica degli alberi a rischio
caduta.
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