Non si scioglie per il momento il
presidio dei lavoratori davanti ai cancelli di Wartsila a San
Dorligo della Valle (Trieste). Ieri il giudice del lavoro del
Tribunale di Trieste ha accolto il ricorso dei sindacati in
merito al comportamento antisindacale della multinazionale
finlandese e revocato la procedura di licenziamento di 451
dipendenti. Ma i lavoratori che da metà luglio "vigilano" sulle
attività all'interno del sito produttivo non intendono
allontanarsi "fino a quando non ci saranno novità o si
conosceranno le prossime azioni dell'azienda".
"Noi abbiamo vinto la causa - spiega Fabio Kanidisek, Rsu Fim
Cisl - e l'azienda ha 15 giorni di tempo per ricorrere.
Attendiamo di sapere cosa farà, se ricorrerà o se ci convocherà
a un tavolo. La prossima settimana abbiamo una riunione del
Coordinamento nazionale sindacale di tutti gli stabilimenti
Wartsila e si deciderà il da farsi".
La sentenza è stata accolta al presidio con "qualche
brindisi", perché, afferma Kanidisek, "dopo 70 giorni avere un
ulteriore segnale positivo aiuta il morale. Ora attendiamo le
mosse dell'azienda: questa è una partita a scacchi, ogni mossa
prevede una contro mossa. Vediamo cosa fanno e poi decideremo
anche noi".
Il presidio è iniziato lo scorso 15 luglio: da allora gruppi
di lavoratori, nel loro tempo libero, si alternano davanti ai
cancelli per garantire una presenza costante e vigilare che
l'azienda non venga smantellata.
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