Una carrellata di opere di
videoarte, spatial installation, elaborazioni fotografiche,
pittura gestuale, durational performance, tutte incentrate sul
ruolo storico del fiume Isonzo. A proporla è la mostra "B#Side
The River", allestita da oggi all'ex rifugio antiaereo di piazza
I maggio, a Udine, un luogo simbolico legato alla storia della
Seconda Guerra Mondiale nel capoluogo friulano. L'esposizione,
la cui apertura al pubblico è in programma domani e che resterà
visibile fino al 6 novembre, presenta le opere realizzate dai
dieci artisti internazionali ospiti dell'omonimo festival,
B#Side the River, progetto promosso dall'Associazione di
promozione artistica e culturale IoDeposito, sotto la direzione
artistica di Chiara Isadora Artico. La manifestazione si è
svolta nel corso dell'estate sul territorio regionale, dove gli
artisti sono stati ospitati in residenza tra l'Isontino e la
Bassa Friulana per raccontare le storie dell'Isonzo attraverso
le pratiche partecipative dell'arte contemporanea, dove i
linguaggi più innovativi si fondono con la ricerca storica,
alimentati dalle testimonianze di chi vive sul territorio. Per
l'evento inaugurale, domani al Rifugio Antiaereo di Piazza I
Maggio (la mostra sarà poi replicata a Trieste dal 10 al 27
novembre), si terrà una durational performance concepita
appositamente per l'occasione da Andreja Kargačin, giovane
artista serba di Novi Sad, e ispirata alla storia delle donne
della nostra regione. Tra gli altri artisti in mostra, la
slovena Đejmi Hadrović, che vive e lavora in Egitto, la
neozelandese di origine cambogiana Lang Ea, l'artista serba
Andreja Kargačin, la turca Gülhatun YÕldÕrÕm, la svedese Ingrid
Ogenstedt, la belga Nathalie Vanheule, l'italiana Marta Lodola,
attiva in Germania, lo sloveno Boris Beja, la canadese Holly
Timpener, l'olandese Deimion "Peim" van der Sloot.
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