"Ho sempre condiviso le idee basagliane, che trovo moderne, scientificamente dimostrate, di apertura, e sono sempre stato favorevole alla chiusura dei manicomi giudiziari. Ci sono malati di mente i quali sicuramente devono essere curati. Però ci sono alcuni che per il tipo di patologia e per i tempi necessari affinché la cura abbia i suoi effetti, possono essere ritenuti pericolosi per la società. Deve deciderlo lo psichiatra, se il soggetto è pericoloso, comunque occorre una struttura di contenimento, per il tempo necessario perché scemi la pericolosità con le cure che vengono somministrate". L'ha detto Dario Grohmann, Procuratore generale di Trieste fino a tre giorni fa, oggi in quiescenza e presidente della Commissione Tributaria Regionale per il Fvg in un'intervista.
"Lo stesso vale per i minorenni - ha continuato - C'è chi comprende l'attività che svolge lo Stato attraverso i suoi organi, che gli viene incontro, casa accoglienza, formazione, ma c'è chi, minore, non vuole essere aiutato. Dunque lo si lascia in strada perché continui a delinquere o lo si mette in comunità contenitive? Trovare comunità contenitive era un grossissimo problema per me. Tanti ne ho dovuto mandare in altre regioni".
"Ci devono essere Rems che siano anche contenitive. E' chiaro che la strada maestra è la cura. Ora Meran è detenuto.
Lui, malato di mente, come dice la sentenza di primo grado, avrebbe diritto a stare in una Rems ma non esce dal carcere di Verona perché non c'è nessuna Rems in grado di accoglierlo, poiché nessuna è contenitiva. Ce n'era una a Genova però non l'hanno voluto", ha concluso.
Procuratore Gen.Trieste, ok rinvio Cartabia, impatto devastante
"Non c'è dubbio che sono d'accordo con il rinvio. La riforma Cartabia sarebbe stata catapultata in tempi troppo brevi" sull'assetto della giustizia, "quindi la magistratura non era assolutamente in grado di affrontare questa riforma, che è estremamente complessa e corposa. E c'è una serie di norme transitorie che lasciano molti vuoti, quindi l'impatto sarebbe stato devastante". A dirlo è Dario Grohmann, Procuratore generale della Corte d'Appello di Trieste, in quiescenza da tre giorni, e ora alla presidenza della Commissione Tributaria Regionale per il Fvg, in una intervista.
La riforma "fa parte del Pnrr quindi non si poteva rinviare oltre il 31 dicembre, dunque, come ha indicato la Presidente Meloni, è stato deciso un rinvio fino al 30 dicembre, in modo tale che possa entrare in vigore prima della fine dell'anno mantenendo gli obblighi assunti con il Pnrr", ha concluso.
Rave: Procuratore Gen.Trieste, reato ad hoc sacrosanto
"Introdurre un reato ad hoc è sacrosanto: dal punto di vista concettuale non è ammissibile che ci sia un vuoto legislativo e che non vengano sanzionati questi
assembramenti non autorizzati che occupano spazi pubblici o privati creando a volte creando danni, con problemi anche di ordine pubblico e di igiene pubblica gravissimi. Il problema è come tecnicamente viene formulata la norma: forse in sede di conversione del decreto legge occorrerà qualche limatura, qualche precisazione, per evitare che possa essere un domani applicata a manifestazioni sindacali o studentesche, anche se il concetto trasfuso è abbastanza chiaro". E' il parere di Dario Grohmann, Procuratore generale di Trieste fino a tre giorni fa, oggi in quiescenza e presidente della Commissione Tributaria Regionale per il Fvg, in un'intervista.
Sulla pena a sei anni: "Se una norma penale deve essere di deterrenza, la pena deve essere coerente, altrimenti se fosse esigua non avrebbe più la forza di deterrenza che è quella che il ministro dell'Interno vuole introdurre. Il problema è evitare la repressione - spiega Grohmann - Una pena elevata impedisce, in linea teorica, che si organizzi un evento del genere. All'estero norme di questo tipo esistono già".
Plauso per l'operato delle forze dell'ordine a Modena: "Potevano intervenire con i lacrimogeni e dunque poteva esserci un disastro, invece giustamente hanno scelto la linea morbida; i ragazzi hanno capito e se ne sono andati", come accaduto "l'anno scorso in un altro rave party; la ministra Lamorgese aveva invitato a agire con mezzi di dissuasione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA