"Che il Governo vieti qualsiasi
spedizione di materiale militare da Trieste all'Egitto e si
giunga al riconoscimento di Trieste quale territorio
smilitarizzato e neutrale". E' questo l'oggetto di una mozione
illustrata in una conferenza stampa al Consiglio regionale Fvg
oggi, presentata da Furio Honsell (Open Fvg), ex sindaco di
Udine, attuale consigliere regionale, e dai Verdi. I firmatari
hanno deciso di presentare oggi la mozione in segno di vicinanza
alla famiglia Regeni in occasione dell'avvio dei lavori della
Cop27, la conferenza per il clima che si sta svolgendo in
Egitto.
"E' un paradosso: la Cop serve per pensare al futuro dei
giovani, e si tiene in Egitto, un Paese che proprio nei
confronti dei giovani ha commesso violazioni dei diritti
civili", ha rimarcato Honsell in apertura della conferenza
stampa, riferendosi alla tragedia di Giulio Regeni e alla
vicenda di Patrick Zaki. La mozione ricorda che l'Egitto è il
primo destinatario di armi di produzione italiana secondo le
ultime due relazioni governative relative alla legge 185/1990,
legge che vieta la vendita di armi a Paesi che violano
gravemente i diritti umani o sono in guerra. Essa inoltre
ricorda le cifre delle vendite di armamenti italiani in Egitto,
riportate dal sito weaponwatch.net: 2,33 miliardi di euro tra
2013 e 2020, il 92 per cento dei quali solo tra 2019 e 2020.
Trieste inoltre, ricorda sempre la mozione, secondo il Trattato
di Pace del 1947 dovrebbe essere territorio smilitarizzato e
neutrale. Eppure, a dire di Honsell, circa il 50 per cento delle
armi vendute all'Egitto sono partite proprio dallo scalo
giuliano.
La mozione verrà discussa in Consiglio Fvg nei prossimi
giorni.
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