E' cresciuta ancora l'economia del
Fvg nel primo semestre 2022, in linea con la crescita nazionale;
le prospettive sono invece di un peggioramento del quadro per la
seconda metà dell'anno. Questo è quanto è stato comunicato oggi
dalla Divisione Analisi e ricerca economica territoriale della
sede di Trieste di Banca d'Italia nella presentazione
dell'aggiornamento congiunturale sull'economia della regione.
La performance positiva nella prima metà dell'anno è stata
trainata dalle costruzioni, sostenute dal superbonus e dalla
crescita del mercato immobiliare (+4,5 per cento nei prezzi
delle abitazioni), e dai servizi, con turismo che ha superato i
livelli prepandemici e trasporti con una performance molto
positiva (+5 per cento merci movimentate nel porto di Trieste).
L'industria invece ha risentito dei problemi di
approvvigionamento e dei rincari energetici. Il valore
dell'export è salito del 27,3 per cento ma ciò è largamente
dovuto all'aumento dei prezzi.
Il fatto che il 2022 è un anno segnato da risultati positivi
per le aziende ha consentito il mantenimento di ampie riserve di
liquidità. A causa dell'inflazione, però, il credito bancario
alle imprese è cresciuto (dall'1,4 per cento di fine 2021 al 5,6
di giugno; 8,4 ad agosto). Sono cresciuti anche i prestiti alle
famiglie nel primo semestre del 2022, soprattutto per quanto
riguarda i mutui. La riduzione dei prezzi dei titoli azionari e
obbligazionari, però, ha contribuito a determinare una
significativa diminuzione dei titoli di famiglie e imprese (-8,4
per cento). E' rallentata anche la crescita dei depositi bancari
di famiglie e imprese, ferma al 4,1 per cento, rispetto al 7,1
di dicembre.
Sono molto buoni invece i dati dell'occupazione nel primo
semestre 2022, che ha segnato un +5,2% rispetto all'anno
precedente e superato i livelli pre-pandemici. In forte crescita
i contratti a tempo indeterminato, che rappresentano quasi il 40
per cento delle attivazioni nette.
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