Dal 22 maggio Taormina è una città 'chiusa', con divieti di accesso alla zona rossa creata per il G7 del 26 e 27 maggio prossimi che riunirà i capi di Stato e di Governo dei Paesi più industrializzati. Posti blocco sono stati istituiti nelle strade a valle che conducono alla Perla dello Ionio. Militari sono presenti anche nei vicoli più piccoli che saranno sorvegliati 24 ore su 24. A Taormina potranno recarsi soltanto i residenti che hanno appositi pass. Una maggiore limitazione agli accessi scatterà dalla mezzanotte del 24 maggio. Taormina resterà 'chiusa' anche per i giornalisti che non avranno accesso libero alla città. Saranno attivi anche divieti di navigazione davanti alla città.
Circa settemila tra forze dell'ordine e militari presidieranno l'evento. Il punto finale è stato fatto al Viminale nel corso di una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell'Interno, Marco Minniti. Con lui i vertici di forze di polizia e servizi, oltre al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano ed al prefetto di Messina. Non ci sono segnali di allarme particolare, nè sul fronte del rischio di attentati terroristici nè su quello di una degenerazione delle manifestazioni di protesta. E' stato tuttavia deciso il "mirato potenziamento e l'intensificazione delle attività necessarie ad innalzare gli standard di sicurezza nelle località interessate a diverso titolo dal Summit e comunque in tutto il Paese". Minniti, in particolare, ha sottolineato "l'importanza del massimo coordinamento tra tutte le componenti impegnate nell'attività di prevenzione e controllo, al fine di garantire la piena efficacia e flessibilità del dispositivo".
Il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, con membri delle forze di polizia e dei servizi, ha intensificato gli scambi informativi sulle potenziali minacce. Il potenziamento delle attività di sicurezza, di prevenzione e controllo dei siti e degli obiettivi sensibili sarà assicurato attraverso un dispositivo che prevede l'impiego a Taormina di oltre 7.000 unità di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e forze armate (con un contingente aggiuntivo di 2.900 militari). La 'macchina' della sicurezza è in moto da tempo. Lo scorso 10 maggio è scattata la sospensione di Schengen con il ripristino dei controlli alla frontiera. In vigore anche l'indicazione di non far attraccare in Sicilia le navi che trasportano migranti, per non gravare le forze di polizia impegnate nella sicurezza del vertice. Ma l'ondata di soccorsi degli ultimi due giorni (quasi 4mila salvati) non ha consentito il rispetto della disposizione e così domani una nave con 740 persone a bordo arriverà al porto di Augusta (Siracusa).
Il corteo degli anti-G7 è in programma il 27 pomeriggio a Giardini Naxos. Annunciati arrivi da tutta Italia. Dalla galassia degli antagonisti sono giunte proteste per una serie di 'fermi preventivi' contro alcuni militanti che non consentiranno loro di essere presenti alla manifestazione. Non dovrebbe essere nutrita la partecipazione di antagonisti dall'estero, che invece si mobiliteranno in massa per la riunione del G20 in programma ad Amburgo il 7 e l'8 luglio prossimi.