Maurizio Venafro, capo di gabinetto della Regione Lazio, si è dimesso dopo aver appreso di essere indagato dalla Procura di Roma "in un'inchiesta relativa ad una gara d'appalto della Regione". Lo scrive Venafro nella lettera di dimissioni, sottolineando di essere già "comparso spontaneamente davanti ai pm, ai quali - scrive - ho fornito tutti i chiarimenti".
"Alcuni giorni orsono, dopo aver appreso di essere formalmente indagato nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Roma in merito ad una gara d'appalto della Regione Lazio - scrive Venafro nella lettera di dimissioni 'unilaterali e irrevocabili' al governatore Nicola Zingaretti -, sono comparso spontaneamente davanti ai Pubblici Ministeri che conducono l'indagine; ho fornito tutti i chiarimenti che mi sono stati richiesti ed ho dato ampia e utile collaborazione per una corretta ricostruzione dei fatti".
"Devo necessariamente prendere atto - prosegue Venafro - che la normale tempistica d'indagine, al netto di ogni retorico richiamo ad un'auspicabile rapidità, impone ai magistrati inquirenti di svolgere, con la necessaria attenzione, tutti i dovuti e complessi accertamenti; ciò è però (purtroppo) incompatibile con i tempi della politica, dell'informazione e, infine ma non per ultimo, con quelli della mia personale dignità". "Non intendo - aggiunge Venafro - finché la mia posizione non sarà chiarita e chiusa con l'inevitabile archiviazione, conseguente alla mia estraneità ad ogni ipotesi d'accusa, parlare pubblicamente dell'indagine, dei fatti e delle ragioni che depongono per l'assoluta correttezza e trasparenza del mio operato". "Il mio gesto - prosegue la lettera - è assunto, quindi, per permettere alla politica ed alla magistratura di fare il proprio lavoro senza condizionamenti reciproci, ed anzi in uno spirito di collaborazione che deve unire tutte le energie positive del nostro Paese".
Venafro, nella sua lettera, sottolinea, inoltre, "l'immenso lavoro di profonda riforma dell'organizzazione regionale portata avanti da me e da tutti noi fin dalle prime ore successive al nostro insediamento due anni fa" e la necessità di "proseguire l'opera di cambiamento radicale senza indugi od imbarazzi".
"Devi andare avanti, dovete andare avanti - conclude Venafro rivolgendosi a Zingaretti - tu e la Giunta, senza indugio perché i cittadini del Lazio e non solo hanno bisogno di tutte le vostre energie e la vostra determinazione Io vi seguirò con affetto e vicinanza e tiferò per il cambiamento che tu hai annunciato e che, insieme, abbiamo cominciato. A presto per una nuova avventura".
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