"Massimo Carminati è una brava persona, con me si è comportato sempre bene". E' quanto detto oggi da Salvatore Buzzi, ras delle cooperative romane, durante un'udienza, davanti la sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Roma.
Prefetto Gabrielli, ipotesi commissariamento coop
"Stiamo ripassando tutti gli atti che la Procura ci ha passato, nel più completo spirito di collaborazione. Da un primo vaglio ci siamo accorti che circa 1300 migranti sono gestiti da cooperative sulle quali dovremo necessariamente intervenire. Siamo in contatto con il presidente Cantone e con la sua struttura, proprio perché credo che l'unica prospettiva sia quella del commissariamento". Lo ha detto a Sky TG24 HD il Prefetto di Roma Franco Gabrielli, in merito alla possibilità di commissariare le cooperative coinvolte nell'inchiesta su Mafia Capitale.
Circa l'ipotesi di un commissariamento invece del Comune di Roma, il prefetto ha spiegato "aspetto la relazione della Commissione di Accesso, nominata già dopo la prima inchiesta, fiducioso di poter leggere pagina dopo pagina questa corposa relazione. Poi avrò 45 giorni di tempo per formulare le mie osservazioni e proporre al ministro dell'Interno le mie osservazioni, e se ritengo o meno ci siano gli estremi per richiedere lo scioglimento del Comune di Roma".
"Forse nel nostro paese determinate situazioni hanno raggiunto livelli intollerabili e forse, magari, qualche meccanismo e qualche strumento più incisivo ci vorrebbe. Più bisturi e meno aspirine", ha detto Gabrielli. Sul problema di non affidare bandi a cooperative ed enti già coinvolti in inchieste o vicini a soggetti coinvolti, il Prefetto ha spiegato: "Noi possiamo bloccare la possibilità di non cedere a contratti con determinate cooperative, società o enti, allorquando verifichiamo che ci siano degli aspetti che possano integrare delle interdittive antimafia. È uno dei limiti con i quali le pubbliche amministrazioni e la prefettura devono fare i conti. Vorrei ricordare come nell'ultimo periodo la prefettura di Roma è stata invece destinataria di tutta una serie di provvedimenti da parte del Tribunale Amministrativo Regionale, che ha disatteso diverse interdittive antimafia. Siamo in una sorta di paradosso: da un lato ci si chiede di essere tempestivi oculati, quasi preveggenti; dall'altro ci si chiede che le nostre attività, volte a limitare la possibilità di contrarre con alcuni soggetti, siano invece puntuali, attuali. Molto spesso, non disponendo di questi atti, che sono atti d'inchiesta di cui veniamo in possesso soltanto in un momento successivo, non possiamo addivenire a queste forme, anche forti, di interdizione rispetto alla possibilità di contrarre. Non voglio mettere la croce sui giudici amministrativi, i giudici amministrativi applicano la legge, evidentemente anche lì c'è qualcosa che non va".
Serracchiani, Pd ha agito prima della magistratura - "Il Pd ha agito molto prima che lo facesse anche la magistratura: nessuno di chi non doveva è rimasto al suo posto". Così il vicesegretario del Pd Debora Serracchiani uscendo dal Campidoglio. "Il Pd nazionale supporta fermamente e convintamente l'azione di Ignazio Marino come quella di Nicola Zingaretti", ha aggiunto.