Ignazio Marino potrebbe annunciare a breve le sue dimissioni. Lo si apprende da ambienti del Campidoglio.
Il Pd va verso la mozione di sfiducia a Ignazio Marino, si apprende da ambienti dem alla luce della resistenza del sindaco a dare le dimissioni nonostante il pressing dei partiti di maggioranza. Intanto hanno lasciato il vice sindaco Marco Causi e due assessori, quello ai Trasporti Stefano Esposito el'assessore al Turismo di Roma, Luigina Di Liegro. Anche quest'ultima era entrata in giunta con Causi, Esposito e Rossi Doria nell'ultimo rimpasto, quello che avrebbe dovuto aprire la "fase due" della giunta Marino.
Dopo un incontro col commissario Pd di Roma, Matteo Orfini, il dimissionario Causi e Alfonso Sabella sono in Campidoglio per vedere Marino. I due avrebbero il compito di comunicare al sindaco che "è finita ed è meglio dimettersi". Nel frattempo nella sede nazionale del Pd, Orfini vede anche diversi consiglieri dem, che sono arrivati alla spicciolata in via Sant'Andrea delle Fratte.
FOTO - Avversari e sostenitori del sindaco, tra slogan e cartelli.
Già per tutta la mattinata è andato in scena il pressing del Pd per far dimettere il sindaco. Il sindaco però continua a resistere mentre il Pd sta studiando una exit strategy sulla vicenda.
VIDEO - Cori e proteste sotto il Campidoglio.
Marino ha promesso che pagherà di tasca sua tutte le spese sostenute con la carta di credito del Comune di Roma. Il sindaco rinuncerà anche alla carta di credito intestata al Comune. La volontà di pagare di tasca propria tutte le spese sostenute con la carta di credito del Comune di Roma è stata annunciata ieri durante la riunione di giunta che si è tenuta ieri nel pomeriggio. Successivamente, in una nota, ha ricordato di essere stato lui "a mettere on line tutti gli atti di cui si parla in queste ore. Dopo gli anni opachi e neri è la mia amministrazione ad aver portato trasparenza. Faccio questo gesto per i romani, non per chi mi attacca. Ma ora voglio che Roma guardi avanti, guardi all' impegno per il Giubileo, ai cambiamenti necessari perché i cittadini vivano meglio in una città più moderna e accogliente". "Guardo all'obiettivo giubilare, all'anno che si apre in anticipo l'8 dicembre e che si chiuderà a fine novembre del 2016. E' una sfida - ha aggiunto - che Roma, con lo sforzo di tutti i cittadini e con il concorso del governo, saprà vincere. Da due anni c'è il tentativo di sovvertire la scelta democratica dei cittadini. Io continuerò sulla strada del cambiamento e gli stessi cittadini giudicheranno".
Di Battista, io non mi candido - "Io ho deciso di non candidarmi e non ho mai avuto questa ambizione, per correttezza e onestà devo finire il mio mandato in Parlamento e spero che a Roma si vada al voto al più presto". Così il deputato del M5s Alessandro Di Battista risponde a chi gli chiede se ci sarà una sua candidatura a sindaco di Roma.
Beppe Grillo su twitter, Marino dimettiti - "#marinodimettiti e Roma subito al voto!". Lo scrive Beppe Grillo sul suo profilo twitter dopo la conferenza stampa indetta a Montecitorio da deputati e consiglieri del M5s sulle spese di rappresentanza del sindaco.
#MarinoDimettiti e Roma subito al voto! http://t.co/hrV8X1ZUIZ
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 7 Ottobre 2015