"C'è un retro-pensiero che offende non solo me ma tante donne e tanti uomini. Voglio svelare un segreto a questi fini intellettuali: un sindaco può essere anche donna!". Così su Fb la sindaca Virginia Raggi sulla prima pagina di Libero. "Ringrazio tutti coloro, donne e uomini, che oggi mi hanno manifestato la loro solidarietà. Ah, dimenticavo. Quando chiederò il risarcimento per diffamazione - ovviamente, lo farò - aggiungerò anche 1,50 euro che ho speso per comprare per la prima e ultima volta questo giornale". "Steno aveva più stile. E lo stile manca a chi per attaccare ricorre all'insulto volgare. 'La patata bollente', titola Libero... Immagino le ore passate in redazione per produrre questa rara perla di letteratura. Non c'entra il confronto, non c'entrano le idee diverse - scrive Raggi - C'è un retro-pensiero che offende non soltanto me ma tante donne e tanti uomini. Voglio soltanto svelare un segreto a questi fini intellettuali: un sindaco può essere anche donna! Nel 2017 c'è chi, sfortunatamente, non riesce ancora ad accettare questa semplice idea. Deve farsene una ragione. Non mi sento una vittima. Vittime sono tutte le donne e tutti gli uomini che subiscono, ogni giorno, ogni sorta di violenza che un certo clima e certe parole favoriscono. Ringrazio tutti coloro, donne e uomini, che oggi mi hanno manifestato la loro solidarietà. La strada per la parità è ancora lunga ma abbiamo una lunga resistenza"
Resta in bilico la posizione dell'assessore all'urbanistica Paolo Berdini dopo le sue parole in un colloquio con la 'Stampa' nel quale definiva la sindaca "impreparata" e "circondata da una banda". "Se mi fido ancora di Berdini? Non ho ancora sciolto la riserva". Fa sapere la sindaca di Roma parlando a margine delle celebrazioni in Campidoglio per le foibe. Mentre a chi le chiedeva se avesse pensato al nome di Emanuele Montini come suo sostituto, la Raggi replica: "Montini lavora già con noi, è il capo staff dell'assessore Baldassare, studiate meglio".
Intanto dalle colonne di 'Repubblica', Berdini in un colloquio, fa autocritica: "La verità - si sfoga - è che mi vergogno. Ho combinato un casino, provocato un danno non solo a me stesso, quello ormai mi interessa poco, ma a Virginia e a una squadra che proprio non lo meritava. In tarda età scoprire di essere un perfetto idiota è davvero un brutto risveglio".
Le scuse di Berdini, 63 anni, allievo di Antonio Cederna e Italo Insolera, non sono bastate e le frizioni da tempo esistenti sono emerse tutte. La sindaca già sembra guardare al post Berdini. Le critiche nei suoi confronti, arrivate a tradimento in uno dei momenti più difficili della consiliatura, hanno agitato i pentastellati: "Berdini è un cane sciolto, non fa squadra, ora basta".
E in Campidoglio si sta iniziando a valutare chi eventualmente potrebbe rimpiazzare l'urbanista in una rosa dei papabili. Al vaglio il nome di Emanuele Montini, collaboratore dell'attuale assessore alla scuola Laura Baldassarre già coordinatore nazionale di Italia Nostra e capo del legislativo del gruppo M5S e vicino alla giunta Rutelli, ma c'è chi scommette sul nome di una donna, una new entry già designata per assumere la delega ai lavori pubblici, settore strategico per rendere visibile l'azione di governo e la tenuta della città, un "tema sul quale Berdini non ha fatto nulla", dicono i detrattori del prof.
C'è chi è convinto che alla fine sarà lo stesso Berdini a lasciare di qui a breve, magari anche sbattendo la porta e puntando a sua volta il dito su criticità e mancanze. In suo favore scendono in campo personalità della cultura nazionale, da Alberto Asor Rosa a Vezio De Lucia, da Adriano La Regina, a Fulco Pratesi fino a Tomaso Montanari "Berdini è urbanista competente, coraggioso, schierato da sempre a favore degli interessi generali contro la piaga della speculazione. Chiediamo a lei, sindaca di Roma, di respingere in modo netto le dimissioni".
Il Pd attacca. In Aula inscena una protesta, con tanto di cartelli, per chiedere alla Raggi di venire a riferire in Aula: "E' il terzo assessore, scelto dal M5S, che certifica che Raggi non è in grado di fare il sindaco. La verità è che la giunta e il sindaco sono arrivati al capolinea", sentenzia la capogruppo Michela Di Biase. "Roma non è governata. Raggi ha rifiutato le dimissioni di Berdini perché non sa chi mettere. Qui finirà per mancanza di comparse...", è la previsione di Alessandro Onorato (Lista Marchini).