(ANSA) - GENOVA, 5 APR - I soccorritori del Soccorso alpino e del 118 hanno raggiunto il Piper disperso sull'Appennino e nella carlinga hanno trovato il cadavere del pilota, l' uomo tedesco di 58 anni che era ai comandi.
Il recupero della salma è molto difficile perché l'aereo è finito su un costone impervio della montagna. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un'inchiesta di sicurezza per individuare le cause dell'incidente al Piper 30 disperso da venerdì con il solo pilota a bordo e ritrovato oggi in una zona impervia del Monte Casarola.
L'Ansv ha anche disposto l'invio di un proprio investigatore sul posto "per raccogliere le prime evidenze utili all'attività investigativa".Si chiamava Hardy Kalitzki, aveva 56 anni e abitava a Berlino il pilota morto. "E' morto nel giorno del suo compleanno, era nato il 4 aprile del 1958", racconta Giuseppe Ottonello, un manager di Genova che aveva venduto il Piper schiantato sull'Appennino ad un commerciante americano. Il manager è l'ultima persona ad avere visto il pilota tedesco in vita venerdì mattina prima del decollo dall'aeroporto di Genova e dello schianto sulla montagna. "Hardy Kalitzki era un pilota professionista, espertissimo, con all'attivo 12.000 ore di volo e ben 990 traversate dell'Atlantico - dice ancora Ottonello -. Aveva pilotato tutti i tipi di aerei e vantava un curriculum ineccepibile". "Era un ferry-flyes, come si dice - aggiunge il manager - aveva il compito di trasportare il Piper a New York attraverso la rotta utilizzata da questi aerei che hanno una autonomia di volo di circa 5-6 ore. Doveva raggiungere l'aeroporto di Ebeswald vicino a Berlino e poi attraverso scali in Scozia, Islanda, Groenlandia, Canada arrivare alla destinazione finale di New York. L'aereo lo avevano venduto un anno fa. Lui era arrivato a Genova con un volo di linea da Berlino e poi è decollato col Piper venerdi' mattina. Era tranquillo e sicuro, come sempre".