Il cda di Banca Carige di giovedì prossimo affronterà il tema dello smaltimento dei crediti deteriorati utp (le inadempienze probabili) e della cessione della società di credito al consumo Creditis mentre non è all'ordine del giorno il tema del bond subordinato, che potrebbe essere oggetto di un'informativa al consiglio ma la cui emissione richiederà più tempo.
È quanto si apprende da fonti finanziarie.
Carige ha concesso a Bain un periodo di esclusiva fino al 15 ottobre per la cessione di un pacchetto di utp del valore nominale di 400 milioni di euro e deve finalizzare la cessione di Creditis a Chenavari.
Il nuovo Cda di Carige in carica da fine settembre è al lavoro sul piano industriale, che prevede "nel medio periodo" anche un'aggregazione, mentre nel breve è allo studio un aumento di capitale. Lo afferma la vicepresidente Letizia Reichlin, che ha parlato a margine del Forum Confrasporto di Cernobbio. "Sperando che il nostro Paese non crei indirettamente troppe turbolenze sul mercato come oggi, con la situazione che è precipitata per il settore bancario - dice - a livello di azienda il nuovo management e il nuovo board che si è insediato sta puntando sul nuovo piano industriale con un'azione aggressiva sui prestiti deteriorati, con azioni per la ricapitalizzazione della banca e nel medio periodo anche ad aggregazioni". "Nel breve - chiarisce - siamo impegnati nel rafforzamento del capitale, con l'idea di emettere un bond subordinato, ora bisogna vedere quali saranno le condizioni di mercato". "L'idea iniziale - chiarisce - era di 200 milioni, oggi non lo so perché le condizioni sono ai minimi storici". L'amministratore delegato Fabio Innocenzi "si è insediato da dieci giorni - ricorda - e tutto sta sul suo tavolo". "Comunque l'idea di fondo - conclude - è di avere una banca ben ricapitalizzata e pulire prestiti deteriorati anche a costo di avere un effetto di breve periodo".