I tifosi dello Spezia non hanno chiesto indietro le quote degli abbonamenti per le tre partite tolte dal calendario della serie B a causa della rimodulazione della stagione e la società ha usato i soldi per donare 20 defibrillatori alle scuole della città. Lo rivela la società ligure che a causa del nuovo format del campionato, rimodulato da 22 a 19 squadre, aveva invitato i tifosi a chiedere il rimborso delle quote per le partite casalinghe non più previste.
Più di metà dei ratei non sono stati chiesti e la società ha deciso di usare la somma ricavata, 40 mila euro, per attività benefiche: gran parte per 20 defibrillatori donati a altrettanti istituti che ne erano sprovvisti. "Ringraziamo i nostri tifosi per la sensibilità dimostrata – ha sottolineato l'Ad dello Spezia Luigi Micheli -, sensibilità che si conferma fuori dal comune. La priorità è stata data alla fornitura dei defibrillatori alle scuole; speriamo che mai se ne abbia bisogno, ma riteniamo che il valore di una vita non abbia prezzo".