Ci sarebbero 'discrepanze' tra schede
che classificano in maniera diversa lo stato di salute dei
trefoli di Ponte Morandi. Lo sottolinea la difesa degli indagati
di Spea, la società che si occupa della manutenzione per Aspi,
nel corso dell'udienza del primo incidente probatorio
nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi. Per i
legali sono una ventina le schede che non 'combaciano': i
tecnici del laboratorio svizzero Enpa (per primo aveva
analizzato i reperti del viadotto) avevano dato un livello di
corrosione più basso ai singoli trefoli mentre nell'elaborato
dei periti quel dato è risultato più alto. Per i periti sarebbe
un refuso, per i legali un elemento da approfondire nel secondo
incidente probatorio. Quella di oggi è stata l'ultima udienza.
Nel corso della discussione è emerso che gli esperti del
laboratorio svizzero avevano raccomandato di analizzare anche
altri reperti per una maggiore completezza del quadro, ma i
periti del gip hanno detto in aula che non lo hanno ritenuto
necessario.
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