Tutti in fabbrica senza momenti di tensione per l'assemblea dei lavoratori all'interno dello stabilimento Arcelor Mittal di Genova Cornigliano a cui partecipano anche i lavoratori in cassa integrazione non dipendenti di Mittal. "Oggi spiegheremo ai lavoratori la procedura di cessione ex art. 47 avviata da Mittal - spiega Armando Palombo, coordinatore dell'rsu - e ribadiremo che su queste aree vige l'accordo di programma che garantisce reddito e lavoro per tutti. Non accetteremo neppure un lavoratore in più in cassa".
Da definire invece i tempi dello sciopero: "Abbiamo deciso che scenderemo in piazza ma non quando anche perchè oltre il cuore ci vuole la testa - aggiunge il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro -. Fra l'altro questo governo pasticcione potrebbe a breve non esserci più e per lottare serve anche una controparte. Quello che è certo è che a Genova quando si esce e si lotta, si va fino alla fine".
Grande partecipazione questa mattina all'assemblea dei lavoratori nello stabilimento Arcelor Mittal di Cornigliano. Unitariamente, Fim Fiom Uilm, in attesa degli sviluppi della trattativa tra governo e azienda, hanno proclamato lo stato di agitazione del personale e hanno ribadito la volontà di difendere i posti di lavoro e il reddito delle maestranze anche con manifestazioni e scioperi. Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito di essere a favore della reintroduzione delle tutele legali e hanno sostenuto la necessità e l'obbligo per l'azienda di rispettare l'accordo del 6 settembre scorso a tutela di tutta l'occupazione. Oltre ai dipendenti diretti di Mittal al confronto hanno partecipato i cassintegrati in Ilva as, oltre ai segretari delle categorie rappresentanti degli altri lavoratori interessati, edili e trasporti. All'assemblea erano presenti anche diversi dirigenti che hanno ascoltato gli interventi dei rappresentanti sindacali in merito alla delicata situazione di questi giorni. "L'assemblea ha espresso una posizione unitaria di condanna rispetto a un governo pasticcione e al fatto che Mittal se ne sta approfittando" spiega il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro. "Un'assemblea molto partecipata - aggiunge il segretario di Fim Cisl Liguria Alessandro Vella - che si è svolta in una situazione che per scelta del governo rischia di innescare una bomba sociale per l'occupazione e per la siderurgia e con un'incognita immediata che riguarda chi pagherà gli stipendi dei lavoratori di Arcelor Mittal dal prossimo mese".