Anche la procura di Genova si muove per chiarire la vicenda dei macchinari per la radioterapia andati fuori uso a Genova in due ospedali costringendo i pazienti a spostarsi a Savona in autobus. Il procuratore capo Francesco Cozzi ha aperto un fascicolo a modello 45, ovvero per atti relativi, in modo da iniziare gli accertamenti. "Valuteremo cosa fare - sottolinea il capo dei pm genovesi - vogliamo capire se le persone hanno patito un danno, se hanno perso una possibilità di curarsi".
Nel mirino degli investigatori ci sarebbero non tanto i macchinari vecchi, quanto le decisioni di acquistarne di nuovi per altri ospedali, magari dove il numero di pazienti è inferiore rispetto a Genova. Nei giorni scorsi, infatti, i malati del capoluogo sono stati dirottati a Savona dove ci sono due acceleratori lineari più recenti.
Nei giorni scorsi era stata la magistratura contabile ad aprire una inchiesta sulla vicenda. La Corte dei Conti ha messo nel mirino sia la mancata sostituzione dei macchinari per la radioterapia oncologica all'ospedale San Martino, il più grande della Liguria, sia le nuove acquisizioni e gli appalti per le sostituzioni dei macchinari.
Indagheranno i carabinieri del Nas e i finanzieri del nucleo di polizia economica e finanziaria sulla vicenda dei macchinari per la radioterapia andati fuori uso a Genova all'ospedale San Martino di Genova costringendo i pazienti a spostarsi a Savona in autobus. Il procuratore capo Francesco Cozzi, che nei giorni scorsi aveva aperto un fascicolo per atti relativi, ha delegato le due forze dell'ordine. Carabinieri e finanza dovranno verificare che tipo di impianti sono quelli rotti, se vi sono state criticità, se queste siano state segnalate e quando e a chi. Inoltre dovrà essere ricostruita la catena "contabile" della vicenda e cioè capire quanti soldi siano stati spesi, con quale criterio.