La Procura di Genova applicherà l'articolo 260 del testo unico delle leggi sanitarie per chi viola le restrizioni del decreto "io resto a casa". Lo ha deciso il procuratore capo Francesco Cozzi che ha inviato una direttiva alle forze dell'ordine. Sabato scorso la procura di Milano aveva valutato l'ipotesi di una stretta ulteriore per i "furbetti" del Dpcm. In pratica, a chi viene trovato in strada senza un valido motivo non verrà più contestato l'articolo 650 del codice penale ma l'articolo 260 del testo unico delle leggi sanitarie. La norma punisce chi non osserva un ordine "legalmente dato per impedire l'invasione o la diffusione di una malattia infettiva".
Il reato prevede una pena congiunta dell'arresto fino a 6 mesi e ammenda fino a 400 euro. A differenza dell'articolo 650, non ci sarà possibilità di oblazione e quindi di estinguere il reato.