"Iniziamo una Settimana Santa speciale, ferita da un morbo che dilaga per il mondo, quasi una voce sinistra che semina smarrimento, piega la presunzione, riconduce alla realtà dell'umana condizione e del significato della vita. L'illusione di essere invincibili è brutalmente infranta, ritorna il senso della misura e del limite". Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente dei vescovi europei, nell'omelia della celebrazione della Domenica delle Palme che si è svolta nella Cattedrale di San Lorenzo senza fedeli. Il cardinale ha posto sull'altare le ceneri di san Giovanni Battista, patrono della città, "per invocare la sua intercessione presso il cuore di Cristo" e ha offerto "a Maria, Regina di Genova, il mazzo di ulivo che ho benedetto".
Rivolgendosi ai fedeli che hanno seguito la cerimonia attraverso la rete o la tv, Bagnasco ha poi affermato: "Intensifichiamo la preghiera personale e in famiglia. E non venga meno la carità. Preghiamo per la Città, la Diocesi, i malati, per quanti si curano degli altri in prima linea; preghiamo per i defunti".
"La fede - ha detto il porporato - non giustifica ogni singola gioia o dolore che ci capita, ma è una luce che illumina tutto il percorso della strada. La fede è luce nel buio, perché ci fa scorgere una Presenza che non viene meno".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA