Manifestazione degli studenti
universitari questo pomeriggio davanti alla Regione Liguria,
sulle difficoltà che si sono create con l'emergenza coronavirus
e contro il pagamento della terza rata per gli studi. Il
presidente Giovanni Toti li ha incontrati, ascoltando le loro
richieste e facendo anche presente loro che la Regione non ha
modo di sospendere una tassa che non è regionale. "Consideriamo
la misura di suddividere in rate la tassa su un periodo più
lungo un compromesso puramente formale - affermano gli studenti
-. la crisi economica è destinata ad acuirsi e come potranno gli
studenti e le loro famiglie provvedere, dato il totale blocco di
interi settori?" chiedono ricordando anche come molti di loro si
mantengano allo studio con lavori nel terziario.
"Alcune delle richieste mi sembrano coerenti con le difficoltà
del momento - ha commentato poi Toti -, come il fatto di non
considerare i parametri Isee, visto che è cambiata la situazione
patrimoniale delle famiglie. L'università non è nostra
competenza ma ci faremo parte attiva per comunicare al rettore e
tramite la conferenza delle regioni al governo la difficoltà che
vivono gli studenti. Mi sembra ragionevole che vi sia un
confronto che fino ad oggi non c'è stato. La Regione c'è per
quanto di sua competenza, ha già sospeso le rate dell'agenzia al
diritto allo studio regionale. Se riusciremo daremo una mano per
agevolare con le altre istituzioni le richieste ragionevoli
degli studenti".
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