"Un concerto da realizzare con il capo chino, nel ricordo della vittime del Ponte Morandi". Lo ha affermato il sovrintendente Claudio Orazi, presentando stamani il concerto del 31 luglio prossimo (Carlo Felice, ore 21,15) organizzato in occasione della inaugurazione del nuovo viadotto sul Polcevera. Nelle dichiarazioni di tutti (c'erano il vicesindaco Stefano Balleari e l'assessore regionale Ilaria Cavo) la manifestazione non vuole essere una "festa" ma un momento di riflessione e di legame con la città di ieri e di oggi. Per questo interverranno i familiari delle vittime a partire da Egle Bossetti, presidente del Comitato delle vittime del Morandi. E per questo il programma punta su artisti genovesi (di nascita o di adozione) e su un programma profondamente ancorato alla storia della città. Aprirà la serata la prima esecuzione assoluta di "Tante pietre a ricordare", per orchestra, coro e voce bianca, scritto da Ennio Morricone, su testo proprio, in memoria delle vittime del crollo del Ponte Morandi. Composto su commissione del Teatro Carlo Felice e del Comune di Genova, è l'ultimo brano completato dal Maestro.Sul podio, il figlio del compositore, Andrea Morricone, voce bianca sarà quella di Lucia Benza selezionata nei mesi scorsi dallo stesso Ennio Morricone fra i componenti del Coro di Voci bianche del teatro diretto da Gino Tanasini. Poi subentrerà il genovese Fabio Luisi per il resto del programma di sicuro interesse nella sua originalità e nella sua "genovesità". Spiccano infatti due prime esecuzioni in tempi moderni: la Suite n. 8 "Genova" (I movimento) di Lorenzo Perosi, vivace, colorato e lussureggiante ritratto della Superba, scritto dal "pretino" di Tortona nel quadro di un progetto più ampio che prevedeva un ciclo di Suite dedicate ognuna a una città italiana. E poi, il "Quoniam" per tenore e orchestra dalla "Messa Solenne" per soli, coro e orchestra di Saverio Mercadante.
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