"L'arroganza profonda da parte di chi ha gestito il ponte e non ha chiesto scusa" è stata evidenziata da Egle Possetti, portavoce del comitato dei parenti delle vittime del Morandi alla cerimonia per il ricordo dei morti. Gestore "che non ha chiesto scusa" , che ha detto "di essere stato trattato come una cameriera" ha aggiunto. "Che ha millantato manie di persecuzione per non avere potuto costriuire il ponte. Per fortuna questa ultima assurda richiesta di ricostruire è stata stracciata dalla corte costituzionale".
"I nostri familiari sono vittime di una strage che non sarebbe mai dovuta accadere, la giustizia è determinante, uno dei deterrenti al ripetersi di altre stragi, anche questo potrà consentirci un altro pezzo di risalita. Auspichiamo riforme importanti, non è più accettabile che i processi possano durare decenni e le parti lese oltre al dolore del ponte, debbano attendere una giustizia che forse non arriverà mai". ha detto Possetti. "La verità dovrà diventare anche quella processuale. Troppe volte in tribunale assistiamo ad assurdi tentativi di mistificare la realtà, non possiamo permetterlo".
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