"Non si può escludere che la festa
di piazza per la promozione in serie A dello Spezia possa essere
stato un moltiplicatore" del focolaio covid in città. Così il
presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commenta gli 80
casi sui 111 a livello regionale di positività al coronavirus
individuati nell'ultima giornata alla Spezia. Ma il sindaco
Pierluigi Peracchini esclude tale ipotesi: "Io che conosco le
persone che purtroppo sono state contagiate tenderei ad
escluderlo, perché per il 50% i casi positivi appartengono ad
altre nazionalità, ci sono diversi anziani che magari hanno
avuto contatti per motivi di lavoro e qualche ragazzo, se
l'origine fosse stata la festa dello Spezia avremmo avuto
migliaia di contagiati, per fortuna non siamo in questa
situazione".
Secondo Toti "Il cluster parte sicuramente dai raduni
ferragostani di varie nazionalità tra cui quella dominicana che
si sono tenuti nella provincia di Massa Carrara. Ma francamente
credo che nessuno possa escludere che il cluster possa essere
stato amplificato dai festeggiamenti spontanei per la promozione
dello Spezia in Serie A. Francamente non mi sento di escluderlo,
ma non sono un tecnico".
Domani si terrà una riunione in Prefettura per valutare nuovi
interventi contro il focolaio, ma al momento la Regione non
prevede di limitare gli spostamenti entro la provincia. "Al
momento non prevediamo di attivare misure di limitazione degli
spostamenti perché si tratta di un cluster gestibile",
sottolinea Toti. Nella provincia della Spezia è in vigore una
ordinanza che impone l'uso della mascherina anche all'aperto e
il distanziamento sociale. "L'ordinanza va rispettata con il
massimo rigore e ci aspettiamo che abbia efficacia".
Nello Spezzino, dove nelle ultime 24 ore ci sono state 2 donne
novantenni morte per covid, ci sono 387 positivi, 47
ospedalizzati di cui 5 in terapia intensiva.
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