Paolo Emilio Signorini, presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar ligure Occidentale (Genova, Savona e Vado ligure) resterà alla guida per altri quattro anni. Il via libera è arrivato oggi con la firma dell'intesa da parte del presidente della Regione Liguria.
Insediatosi a dicembre 2016, Signorini chiuderà il primo mandato e avvierà il secondo proprio in coincidenza con l'avvio del dibattito pubblico sui progetti preliminari della nuova doga foranea del porto di Genova, l'opera da un miliardo che permetterà la navigazione in sicurezza delle navi più grandi e l'aumento degli spazi a terra. Un passaggio cruciale per lo scalo su cui il lavoro proseguirà l'anno prossimo con la progettazione esecutiva e successivamente l'avvio dei lavori per il primo lotto.
Da poco, inoltre, è partito il bando per la costruzione della nuova Torre piloti, sempre nel porto di Genova, e un altro filone di lavoro è quello per rendere lo scalo sempre più green: entro fine anno sarà terminata l'elettrificazione della banchina portuale del terminal Psa di Genova Pra'. Il mandato di Signorini è stato segnato dall'emergenza Covid, che sta ancora pesando sui traffici portuali. Senza contare che questi quattro anni hanno visto anche, ad agosto 2018, la tragedia del crollo di Ponte Morandi, ricostruito in tempi record e i problemi con le gallerie autostradali, che hanno ostacolato il traffico dei tir da e per il porto, e pure i danni per il maltempo.
Una "scuola di sopravvivenza" pesante. Ma il porto non si è mai fermato. Durante il mandato di Signorini è partita la piattaforma container di Vado ligure e ha debuttato la prima nave al nuovo terminal di Calata Bettolo; il Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale ha dato il via libera alla fusione Psa-Sech con cui il colosso di Singapore è passato al controllo del terminal Sech di cui deteneva già il 40%.
Ancora, spinta alla digitalizzazione e nuove infrastrutture a terra. Inoltre Signorini ha lavorato, e proseguirà nel prossimo mandato, per il ritorno a Genova di Costa crociere con un terminal. Fra i nodi da sciogliere, c'è la difficile partita della messa in sicurezza della Culmv, la compagnia dei camalli del porto di Genova. (ANSA).