La polizia ha sgominato una baby
gang accusata di rapine, lesioni, estorsioni, atti di bullismo
nei confronti di ragazzini e spaccio. Sono quasi trenta i
ragazzi indagati, a vario titolo, di cui nove sono minorenni.
L'indagine, portata avanti dal commissariato di Chiavari, ha
sportato alla luce una vera e propria banda diventata l'incubo
di coetanei e altri minorenni. Gli agenti hanno scoperto tutto
anche grazie ai profili social degli indagati dove venivano
pubblicati i video di furti, risse, spaccio e consumo di droga.
In particolare, in uno dei telefonini di un indagato, è stato
trovato un video in cui quattro membri della banda si filmavano
mentre commettevano un furto all'interno di una serra dedicata
alla coltivazione di marijuana "legale". L'analisi delle
immagini ha permesso agli investigatori di identificare i
soggetti nonché di localizzare il luogo del furto e contattare i
proprietari della serra che non avevano ancora sporto denuncia.
Alcune conversazioni sulle app, inoltre, hanno fatto emergere
un'attività di spaccio di marijuana. Altri messaggi hanno
portato alla luce una vera e propria estorsione ai danni di un
minorenne che, per non essere più vittima di bullismo che alcuni
suoi compagni avevano invece subito, consegnava denaro ai
componenti della banda in cambio di protezione. La chat di
gruppo ha fatto emergere anche un furto avvenuto nell'estate
2019 nei pressi di una spiaggia del levante ligure dove erano
stati rubati alcuni zaini contenenti oggetti di valore. Nelle
conversazioni, oltre alla descrizione del fatto c'era la
richiesta di restituzione della refurtiva da parte del genitore
di una vittima. Gli investigatori hanno anche trovato il filmato
dell'aggressione a un minorenne su un treno.
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