Dopo aver consolidato, nei mesi
scorsi, il trattamento
della sutura endoscopica per le complicanze a carico
dell'apparato digestivo, da alcune settimane all'ospedale
Galliera si interviene in modo innovativo e sempre meno
invasivo anche sulla patologia legata al diverticolo di Zenker.
"Si tratta - spiegano gli specialisti di Gastroenterologia e
Endoscopia Digestiva del Galliera - di "sacche" che si formano
in sede posteriore nello spazio tra faringe ed esofago. Questi
diverticoli sono fastidiosi in quanto possono provocare sintomi
come la disfagia, ossia difficoltà a deglutire cibi solidi e
ristagno degli alimenti. Ad essere maggiormente colpiti da
questa patologia sono gli uomini tra i 70 e gli 80
anni di età".
Il trattamento del Diverticolo di Zenker può essere
chirurgico e prevede un taglio dei muscoli che compongono lo
sfintere esofageo o, come sperimentato in tutta l'area
metropolitana solo presso l'ospedale Galliera, transorale con
endoscopio flessibile. "La settotomia endoscopica - hanno detto
Mauro Dalla Libera, Responsabile Endoscopia Digestiva Avanzata e
Maria Chiara Campanale, dirigente medico di Gastroenterologia
del Galliera - ha, tra i vantaggi quella di essere ripetibile in
caso di fallimento di un precedente trattamento". Questo
approccio può, inoltre essere idealmente proposto ad ogni tipo
di paziente, indipendentemente dalla grandezza del diverticolo e
dalle condizioni cliniche del soggetto.
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