Circa 500 persone, la maggior parte delle quali ristoratori 'autonomi', manifestano in centro a Genova con i rappresentanti dei tassisti, del mondo dello spettacolo e dei gestori degli impianti sportivi per protestare contro le restrizioni covid e per chiedere ristori. La protesta segue di una settimana quella di #ristoratoriuniti, movimento dal quale gli 'autonomi' si sono sganciati ed è il terzo lunedì che la categoria, più o meno organizzata, scende in piazza. Tra i manifestanti, che hanno acceso fumogeni, anche i delegati dei lavoratori del Teatro Carlo Felice che hanno esposto uno striscione con la scritta 'Fatti, non promesse'. In piazza anche gestori di palestre, centri fitness e piscine. Molti gli striscioni tra cui 'Ristori spariti, merci buttate, tasse da pagare. Governo, vergogna' e 'Dpcm demenziali = aiuti per le Multinazionali'.
"Noi ci siamo messi in sicurezza gli untori non siamo noi. Non si combatte la pandemia con i supermercati pieni e i ristoranti vuoti, con i treni pieni e i teatri vuoti. Non si combatte la pandemia combattendo la cultura", ha detto uno degli organizzatori. La manifestazione è auto-organizzata grazie al tam tam sui social.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA