Per scongiurare il rischio di
compromissione dell'operatività dei porti nel caso di un alto
numero di addetti senza green pass, si raccomanda alle imprese
del settore "di mettere a disposizione del personale sprovvisto
di green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti". E'
quanto indica una circolare inviata a tutti i prefetti dal capo
di Gabinetto del ministero dell'Interno Bruno Frattasi. In una
circolare successiva viene poi precisato che gli operatori
economici "potranno valutare, nella piena autonomia, ogni
possibile modalità organizzativa ai fini dell'acquisizione del
green pass da parte dei dipendenti sprovvisti".
La prima circolare fa seguito ad una riunione di coordinamento
interministeriale convocata dalla presidenza del Consiglio, nel
corso della quale, si legge, "è stata condivisa l'esigenza di
procedere, con il coinvolgimento della rete prefettizia, a un
immediato monitoraggio dei dipendenti sprovvisti" della
certificazione verde. Ciò allo scopo di valutare l'incidenza "di
eventuali defezioni dovute alla mancanza di green pass
suscettibile di determinare una grave compromissione
dell'operatività degli scali". Al documento inviato ieri ai
prefetti ha fatto seguito oggi un'ulteriore circolare, firmata
sempre da Frattasi, per sgombrare il campo da possibili
interpretazioni sull'espressione "tamponi gratuiti". Questi
infatti non sarebbero a carico dello Stato, ma le imprese del
settore portuale vengono sollecitate a valutare in piena
autonomia quale soluzione adottare per dotare i propri
dipendenti del green pass in modo da evitare "conseguenze
critiche" per il settore ed il relativo indotto
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