Banca Carige ha ceduto 20 quote di
partecipazione al capitale della Banca d'Italia del valore
nominale di 25.000 euro ciascuna alla Fondazione Cassa di
Risparmio di Carrara a un prezzo pari al valore nominale
complessivo di 500.000 euro, coincidente con il costo storico.
Contestualmente, Banca Carige ha ceduto a Bvr Banca (Gruppo
Cassa Centrale Banca) 200 quote a un prezzo pari al valore
nominale complessivo di 5 milioni di euro, al pari coincidente
con il costo storico. Lo annuncia l'istituto in una nota. Dopo
questa doppia cessione, pari complessivamente allo 0,07% del
capitale della Banca d'Italia, il Gruppo Carige detiene ancora
9.002 quote, pari al 3,001%.
La Banca è stata assistita per quanto riguarda gli aspetti
notarili dallo Studio Zabban Notari Rampolla & Associati di
Milano.
Il titolo Carige è intanto vivace in Borsa, con un rialzo del
4,1% dopo la rimodulazione degli incentivi fiscali alle fusioni
bancarie, con l'introduzione di un tetto di 500 milioni alla
trasformazione delle Dta in crediti fiscali, che ridimensiona
gli aiuti per tutti gli istituti, salvo appunto Carige. Crollano
Banco Bpm (-6,2%) e Bper (-6%). "Il gioco dell'M&A è finito",
scrivono gli analisti di Mediobanca che sono corsi a tagliare il
giudizio sui due istituti sottolineando come "l'incentivo delle
Dta è sostanzialmente invariato per Carige e ridimensionato per
tutti gli altri".
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