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Rifiuti: entro l'anno nuovo piano e spunta un nuovo impianto

Rifiuti

Rifiuti: entro l'anno nuovo piano e spunta un nuovo impianto

Giampedrone "Nascerà un'agenzia regionale per governare settore"

GENOVA, 10 novembre 2021, 15:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Entro dicembre approderà in giunta regionale il nuovo piano dei rifiuti, che oltre al biodigestore per Genova potrebbe prevedere anche un nuovo impianto e nascerà anche una sorta di super agenzia regionale per i rifiuti che ingloberà le competenze della Regione e quelle delle province.
    L'assessore regionale all'Ambiente Giacomo Giampedrone ha annunciato le novità per il nuovo anno in occasione dell'Ecoforum Rifiuti Liguria, organizzato da Legambiente.
    "Stiamo valutando di completare il ciclo dei rifiuti in tutta la regione, quindi non è detto che ci sarà solo un impianto di biodigestione a Genova, potrebbe esserci anche un impianto che chiuda il ciclo dei rifiuti non solo per la parte organica ma per quelle 200 mila tonnellate circa che escono dagli impianti che abbiamo in tutto il territorio" dice Giampedrone. "Si tratta di impianti tecnologici che producono metanolo, riciclano plastiche e fanno una serie di interventi significativi fra cui anche "mangiarsi" tutto cioè che esce dagli impianti Tmb (trattamento meccanico biologico)" spiega l'assessore. Per quanto riguarda l'ubicazione: "Genova è una candidata seria", ma non è detto che la scelta alla fine cadrà su Scarpino, dove a marzo era stata posata la prima pietra del Tmb che entrerà in funzione il prossimo anno. "Stiamo lavorando sui green ports, che prevedono anche questo tipo di impianti" aggiunge Giampedrone che punta a ottenere i fondi del Pnrr. Per quanto riguarda la parte normativa Giampedrone spiega che "Nascerà un'agenzia regionale e penso che sarà rivoluzionario. Con il nuovo piano ci sarà un cambio di passo sull'impiantistica". " L'idea è una sorta di Arpal dei rifiuti con una sua autonomia, una sua capacità, una sua direzione - continua - svincolata dalla Regione, ma con la Regione che ne fa parte, per governare l'ato (ambito territoriale ottimale, ndr) regionale. Non vogliamo superare le competenze delle province, previste per legge, fra tutte l'individuazione dei siti per gli impianti. Le province saranno parte integrante dell'ambito centrale, ma la gestione degli appalti e le tariffe le farà l'agenzia".
   

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