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Offese su social a consigliera Pd, pubbliche scuse e donazione

Offese su social a consigliera Pd, pubbliche scuse e donazione

E' accaduto a Genova. La vittima ha ritirato la querela

GENOVA, 18 novembre 2021, 16:05

Redazione ANSA

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Palazzo di giustizia a Genova - RIPRODUZIONE RISERVATA

Palazzo di giustizia a Genova - RIPRODUZIONE RISERVATA
Palazzo di giustizia a Genova - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubbliche scuse e una donazione di 500 euro a testa. Si è chiusa così l'udienza per sei haters che tre anni fa presero di mira, sulla pagina Facebook del sindaco Marco Bucci, la consigliera comunale del Pd Cristina Lodi. I sei erano accusati di diffamazione aggravata: hanno portato una lettera di scuse dove spiegavano di avere trasceso nei toni ma che non volevano offendere la reputazione della consigliera. Lodi ha rimesso la querela.
    La vicenda era partita tre anni fa dopo un aspro scontro tra il sindaco e la consigliera che si era concluso con Bucci che aveva regalato una rosa bianca alla donna. Sulla pagina social del primo cittadino però alcuni utenti avevano iniziato a insultarla.
    "Dopo tre anni forse la giustizia è arrivata. Ho rimesso la mia querela - ha commentato Lodi - e l'ho fatto perché credo che questo sia un primo passo, un segnale. Auspico maggiore attenzione sul rispetto delle cariche politiche e mi auguro di non dovermi ritrovare in situazioni analoghe in futuro, invito tutti a denunciare sempre".
    "Oggi viene riaffermato un principio importante - dichiara il capogruppo Pd Alessandro Terrile - gli insulti e gli attacchi personali non hanno nulla a che fare con la dialettica politica.
    E chi li proferisce è tenuto a chiedere scusa e a risarcire l'offesa. Siamo vicini a Cristina Lodi, e continueremo a praticare la linea della massima fermezza contro la degenerazione del confronto civile e democratico".
    "Sono accanto a Cristina Lodi - ha tweettato il ministro Andrea Orlando - Mi auguro che accanto a lei ci siano oggi tutti i partiti e le istituzioni cittadine".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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