"Il filo conduttore del progetto
di sviluppo del porto è il golfo stesso, la sfida è una nuova
osmosi tra porto e città, che superi le fratture tra mare e
territorio". Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del
Mar Ligure Orientale Mario Sommariva ha tratteggiato la visione
sostenibile, "olistica", che intende imprimere allo scalo
spezzino, alla luce anche del progetto Green Ports, con 61
milioni di euro di cui 22 dal bando ministeriale che
permetteranno di incrementare fonti alternative e di mitigare
gli effetti nocivi delle attività portuali, unito allo sviluppo
della nuova stazione crocieristica da 41 milioni di euro grazie
a un project financing delle compagnie crocieristiche, fino alla
realizzazione delle nuove banchine commerciali a cura di Lsct e
la concretizzazione di molo crociere ed elettrificazione per 30
milioni di euro dal Pnrr. L'occasione di parlarne un incontro
organizzato da La Piazza Comune, associazione della Spezia, allo
Urban Center. "Il porto ha intrapreso con decisione la strada
della decarbonizzazione - ha rimarcato -. Sullo sviluppo del
container possiamo vincere non su nuovi spazi a mare, ma
sull'intermodalità. Già ad oggi il 32 per cento delle merci
viaggia su rotaia, contiamo di arrivare almeno al 50 per cento.
Nei piani di Lsct ci sono 2 milioni di container, significa
passare dagli 8500 treni attuali a 24 mila all'anno. Tutto
questo sarà possibile sviluppando la piattaforma ferroviaria e
il retroporto di Santo Stefano Magra". Lo sviluppo di container,
crociere e nautica porta degli effetti nocivi di contro, "ma la
sfida cui stiamo tendendo è proprio cercare di mitigarli".
Sommariva ha infine affermato che nel processo di riutilizzo e
messa in disponibilità di aree dell'arsenale da parte della
Marina Militare anche l'Authority potrà avere un ruolo.
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