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Covid: Icardi, 50% contagi in Liguria con variante Omicron

Covid: Icardi, 50% contagi in Liguria con variante Omicron

La settimana precedente era al 14%

GENOVA, 30 dicembre 2021, 15:43

Redazione ANSA

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Se la settimana del 20 dicembre la diffusione in Liguria della variante Omicron era "attestata al 14%, con una forchetta percentuale tra l'11 e il 17" adesso è possibile dire che questa settimana la percentuale della variante "si attesta attorno al 50%". Lo ha detto all'ANSA il professor Giancarlo Icardi, direttore dell'Unità Operativa Igiene dell'ospedale San Martino di Genova.
    Di fatto "Omicron è più trasmissibile e quindi ha un impatto notevole sull'incidenza". Ma "pur con un maggior potere di trasmissibilità, Omicron ha presumibilmente una minore aggressività" e questo si manifesta soprattutto "nei minori ricoveri in terapia intensiva. Ma dobbiamo chiederci questo: è meno 'cattiva' rispetto alla variante Delta perché si è indebolita o perché l'85% della popolazione si è vaccinato? E' un quesito che per ora non siamo in grado di sciogliere.
    Indubbiamente il vaccino contrasta la capacità del virus 'di fare più male' - ha sottolineato Icardi - ma il virus si adatta per sopravvivere". L'utilità della vaccinazione viene dimostrata dal numero dei contagi: nell'Imperiese, dove la vaccinazione è inferiore rispetto al resto della Liguria (la percentuale dei vaccinati con due dosi è del 53,3% rispetto, secondo Gimbe, alla media regionale del 78,7%), i casi di infezione sono maggiori.
    Il virus muta ma non mutano le regole igieniche che ne contrastano la diffusione: "Un corretto galateo respiratorio rimane fondamentale - ha detto Icardi - e la prova l'abbiamo con altri microrganismi. La mascherina, lo smaltimento corretto di fazzoletti monouso e soprattutto l'igiene delle mani sono le nostre migliori opportunità".
    "La fine? la fine della pandemia probabilmente sta nell'ultimo decreto, relativamente alle quarantene limitate per i vaccinati: ovvero, salvo colpi di scena, quando il virus non sarà più pandemico ma endemico. Stiamo assistendo da un paio di settimane a un picco epidemico che presumibilmente durerà ancora tre-quattro settimane e poi comincerà a calare".
   

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